Mangeresti mai un insetto? E un pesce che si nutre di insetti?

Parafrasando il titolo di un noto articolo del NY Times, vorrei introdurvi l’argomento della rubrica di questo mese: Gli insetti…

Parafrasando il titolo di un noto articolo del NY Times, vorrei introdurvi l’argomento della rubrica di questo mese: Gli insetti sulla nostra tavola.

Probabilmente ho scelto la cultura culinaria peggiore con la quale dialogare su questo tema; da sempre infatti la cucina italiana è invidiata, copiata e fa gola in tutto il mondo.

Purtroppo, però, dobbiamo arrivare ad un punto di accordo tra ciò che desideriamo e le scelte che possiamo permetterci di fare.

Gli insetti ci disgustano, ne abbiamo paura e non li vogliamo all’interno della nostra abitazione; ma cosa diremmo se fossero la risposta all’esponenziale richiesta alimentare?

Cosa ci stiamo perdendo?

La domanda da porci è sempre la stessa: Come sfamare tutte queste nuove bocche senza tuttavia impattare negativamente sul pianeta? In alcune parti del mondo la risposta sta già prendendo piede: gli insetti.

Questi ultimi infatti hanno delle eccezionali doti che rispondono sia alle nostre necessità nutrizionali che alla sostenibilità della terra.

Procediamo però con ordine: Il mercato degli insetti è in continua espansione ed il loro consumo è particolarmente diffuso in Africa, Asia e Sud America. Sfortunatamente però, l’Europa non gode di una fama simile. Qui infatti non vi sono né le infrastrutture atte al loro allevamento né appropriati canali di distribuzione.

Il motivo principale legato all’esistenza di queste barriere è l’opinione del consumatore.

Gli animali, al contrario, non sono così schizzinosi, infatti attualmente il mangime di questi ultimi è in larga scala composto da insetti. Nello specifico parliamo dell’alimentazione di uccelli, pesci ed animali domestici. La stessa FAO, aveva suggerito questa soluzione come possibile e soprattutto sostenibile.

Alla luce di queste considerazioni, a cosa stiamo rinunciando esattamente?

La sostenibilità

Dal punto di vista della sostenibilità ci sono diverse considerazioni da fare: gli insetti non utilizzano energia per scaldarsi, poiché sono in grado di trasformare gran parte del loro cibo in biomassa; tutto ciò comporta un tasso di conversione impressionante! Per alcuni, infatti, 1 grammo di peso corporeo guadagnato è il risultato di 1,7 grammi di cibo ingerito.

La loro sopravvivenza, a differenza di quella di molti animali da allevamento come mucche, polli e suini, è resa possibile da un consumo di acqua e suolo praticamente inesistente. Inoltre, importante da sottolineare è la loro quasi totale mancanza di emissioni di gas serra. E’ stato infatti pubblicato il seguente risultato: Per ottenere 1 Kg di proteine da bachi da seta si emettono circa 15 Kg di anidride carbonica.

Per rendere queste informazioni ancora più eclatanti, in un recente dato fornito dalle Nazioni Unite, si stima che per produrre 1 Kg di carne di maiale si debbano investire 3.500 litri di acqua; per giunta, l’emissione derivante dalla sua produzione sarebbe equivalente a 150 Kg di anidride carbonica.

Le capacità nutrizionali

Nonostante la nostra reticenza, dal punto di vista nutrizionale gli insetti hanno delle incredibili virtù. Essi posseggono infatti una fenomenale concentrazione proteica.

Per esempio basti pensare che a parità di massa edibile gli insetti contengono fino all’80% di proteine, mentre per quanto riguarda il pollo questa percentuale si abbassa a circa il 25 e per il bovino al 15. Questa dote è legata alla capacità degli insetti di “trasformare” scarti alimentari in proteine.

In conclusione

In conclusione vorrei come sempre invitare all’informazione. Chiedo ai lettori di leggere e capire il mondo che ci circonda, imboccando anche strade inusuali, come quella degli insetti sulla nostra tavola.

Cambiare le abitudini alimentari di un paese come l’Italia richiede tempi molto lunghi e sforzi incredibili; tuttavia, possiamo iniziare a comprendere cosa effettivamente queste scelte comportino ed a ragionare sulla possibilità di modificarle in funzione di un obiettivo più grande.

Puoi continuare a rimanere aggiornato su questi temi seguendo la rubrica Alimentazione e sostenibilità.