L’importanza dell’alpaca

Fornitore di pregiata lana, l’alpaca è la versione addomesticata della vicugna e solo un lontano parente dei lama.

Durante l’estate del 2017 mi sono ritrovato, un po’ per caso e un po’ per fortuna, a gironzolare in macchina sull’altipiano andino sudamericano. A bordo di una vecchia Chevrolet bianca ho percorso i chilometri che da Salta, città nella punta più settentrionale dell’Argentina, portano al confine con Chile e Bolivia.

Era la mia prima volta sulle Ande e, in realtà, la mia prima volta in quel continente che alcuni definiscono la “Maiuscola America”.

Sono tanti i ricordi di quei monti così immensi da incutere quasi un timore riverenziale nella persona che li osserva. 

Uno dei primi giorni di viaggio, uscito dall’albergue dove avevo passato la notte, camminando un po’ sovrappensiero, mi sono ritrovato faccia a faccia con un animale che, nella mia vecchia Europa, non avevo mai visto: era un alpaca.

I suoi occhi curiosi mi squadravano come fossi un intruso tra quelle lontane montagne. Incerto su come affrontare questo animale, rimasi a fissarlo a mia volta, finché questi non venne richiamato da una figura alle sue spalle.

Si trattava di un uomo, dai tratti chiaramente andini, vestito di poncho, che stava pigramente appoggiato ad un bastone.

Da quel giorno iniziai a notare alpaca per ogni dove, dalle piazze più affollate dai turisti giunti con la corriera, ai vicoli dei piccoli villaggi di montagna. Come sempre, iniziai a farmi domande su quello strano animale e sulla particolare relazione che questi ha con gli abitanti delle Ande

All’inizio pensavo che lama ed alpaca fossero praticamente lo stesso animale e che, a seconda delle zone, gli venisse conferito un nome differente. Niente di più sbagliato. 

Lama e alpaca sono la versione addomesticata dall’uomo di due animali appartenenti a due generi diversi, rispettivamente del guanaco e dalla vicugna.

Guanachi

Questi sono animali che assomigliano a lama e alpaca, ma che si trovano liberi in natura. Inoltre, anche se guardando un lama non sarebbe la prima cosa a cui pensiamo, tutti questi animali sono stretti parenti dei cammelli e dei dromedari.

In effetti, come i beduini in Arabia usano da tempo i cammelli per trasportare materiale attraverso il deserto, anche gli abitanti delle Ande usano lama ed alpaca per il trasporto, ma non solo. La simbiosi di questo popolo con questo animale va ben oltre il semplice utilizzo da soma. Gli abiti tradizionali delle tribù Andine sono storicamente prodotti usando la pregiata lana di questo animale.

Ma cosa ha di speciale questa relazione tra uomo e animale rispetto alle altre? Cos’ha di unico l’alpaca? Grazie a un amico storico, per una volta, sono riuscito a scavare a fondo e scoprire l’origine di questa simbiosi. 

Si stima che l’homo sapiens sia arrivato nel continente sudamericano circa diecimila anni fa, dopo aver passato, circa quindicimila anni fa, lo stretto di Bering per poi iniziare a popolare il Nord America. Nell’arco di tremila o quattromila anni i nostri antenati si sono mossi in maniera nomade lungo il continente, vivendo ancora in una società di raccoglitori-cacciatori. 

È circa seimila-settemila anni fa che, per ragioni che non sono del tutto chiare, l’homo sapiens sudamericano si ferma e inizia un lento passaggio alla vita sedentaria da agricoltore.

Ma gli alpaca quando appaiono? Esattamente seimila-settemila anni fa, in concomitanza della sedentarizzazione dell’uomo in Sud America. 

Immaginatevi quindi questo guanaco che, incuriosito, si avvicina a un gruppo di animali che fino a quel momento non si fermavano mai a lungo in un posto, ma che ora sembrano essere molto interessati a utilizzare i frutti di quella terra.

Il nostro antenato, vedendo questo animale dai grossi occhi e apparentemente innocuo, gli porge da mangiare. Sicuramente quest’ultima parte è più romanzo che storia, ma quel guanaco, generazione dopo generazione, è diventato un lama e la vicugna un alpaca.

Lama

Abbiamo testimonianze dell’importante presenza di questi animali nelle culture locali in diverse epoche: dalle teste di lama in pietra dei siti archeologici di Wankarani in Bolivia, appartenenti alle civiltà precolombiane, ai bassorilievi risalenti al periodo dell’impero Inca, dove i lama venivano usati dai mercanti per portare i carichi lungo i sentieri di montagna che connettevano le diverse parti dell’impero.

L’importanza di questi animali nella vita di tutti i giorni è evidente anche a livello linguistico: i villaggi più remoti e rurali del Perù, dove ancora oggi la gente parla aymara, esistono diverse parole che si riferiscono ad azioni specifiche da eseguire con un lama o alpaca.

Ancora oggi, come durante il resto della loro storia, i discendenti delle civiltà andine vivono in simbiosi con questi animali. La loro lana oggi serve per uno dei nuovi mezzi di sostentamento di queste etnie: il turismo. Anche io, come tanti, sono tornato a casa con un pregiato maglione di lana d’alpaca.

Mentre mi dirigevo, sempre a bordo della vecchia bianca Chevrolet, verso le Salinas Grandes, al confine con il Chile, notai una serie di animali che bloccavano la strada.

Avvicinandomi mi resi conto che si trattava di un gruppo di guanachi, intenti ad attraversare pigramente la striscia d’asfalto. Mi fermai e, sceso dall’auto, mi avvicinai. L’ultimo del gruppo si girò verso di me.

Ci scambiammo uno sguardo, poi riprese a camminare per riprendere il gruppo. Mi piace pensare che i nostri antenati, circa 7000 anni fa, si siano scambiati esattamente lo stesso sguardo.

Bibliografia

  1. “MOBILE COMMUNITIES AND PASTORALIST LANDSCAPES DURING THE FORMATIVE PERIOD IN THE CENTRAL ALTIPLANO OF BOLIVIA” – José M. Capriles – Latin American Antiquity, March 2014, Vol. 25, No. 1 (March 2014), pp. 3-26 – Cambridge University Press 
  2. “Language and the frontiers of the human: Aymara animal-oriented interjections and the mediation of mind” – Benjamin Smith – American Ethnologist, MAY 2012, Vol. 39, No. 2 (MAY 2012), pp. 313-324 – Wiley on behalf of the American Anthropological Association
  3. Genetic Analysis Reveals the Wild Ancestors of the Llama and the Alpaca – Miranda Kadwell, Matilde Fernandez, Helen F. Stanley, Ricardo Baldi, Jane C. Wheeler, Raul Rosadio and Michael W. Bruford – Biological Sciences, Dec. 22, 2001, Vol. 268, No. 1485 (Dec. 22, 2001), pp. 2575-2584 – Royal Society 
  4. Adaptation Strategies of Andean Pastoralist Households to Both Climate and Non- Climate Changes – F. López-i-Gelats, J. L. Contreras Paco, R. Huilcas Huayra, O. D. Siguas Robles, E. C. Quispe Peña and J. Bartolomé Filella – Human Ecology, APRIL 2015, Vol. 43, No. 2 (APRIL 2015), pp. 267-282 – Springer