La cucina di Rio

Il titolo non tragga in inganno, non vogliamo presentare piatti tipici brasiliani o tradizioni culinarie carioca, ma una simpatica trattoria della provincia romana, al confine con l’Abruzzo, che porta questa insegna.

Il ristorante prende il nome dalla località in cui è collocato: Riofreddo, un tranquillo borgo medioevale nella valle dell’Aniene lungo la vecchia Statale Tiburtina Valeria. Il paese si distende a 750 metri su un colle dominato da un castello dell’XII secolo appartenuto alla famiglia dei Colonna, conta 800 abitanti ed è facilmente raggiungibile percorrendo l’autostrada A24 Roma-Teramo (uscita Carsoli, 65 km da Roma).

Nel 1893 presero domicilio a Riofreddo Ricciotti Garibaldi (1847-1924), quartogenito dell’eroe dei due mondi, e la moglie inglese Costanza e qui soggiornò (come ricorda una targa) anche il compositore Gaetano Donizetti.

Terra di confine, in passato tra i regni Pontificio e di Napoli, oggi tra il Lazio e l’Abruzzo, ha mantenuto vive le tradizioni gastronomiche del territorio che vengono riproposte nelle storiche trattorie, mete di gite fuoriporta sia per la qualità dei prodotti offerti che per il clima mite nella stagione estiva (la toponomastica del luogo non è casuale).

Tra queste vi segnaliamo La cucina di Rio, in piazza Annunziata. Piatti tipici e ricette tradizionali come Sagnozzi con salsiccia o minestra di cicoria; ottimo rapporto qualità/prezzo, ambiente familiare, gestito con cordialità dalla signora Lidia, in arte “la Cheffa”.

Due delle sale interne sono state ricavate da antiche cisterne di vino, sulle pareti si intravedono ancora gli aloni purpurei o giallastri (bianco o rosso) e forse ne galleggia ancora l’odore, o è solo suggestione.

E una piccola chicca finale, il bagno unico “misto” per uomini e donne, con un originale separé.